Una blogger per le “piccole cose”: Giulia Gelormini

Oggi con noi è arrivata Giulia Gelormini, laureata in Comunicazione Interculturale e blogger. Il suo blog “Dare importanza alle piccole cose” è nato da poco ma ha il pregio di trasmettere subito quello che è Giulia: creativa, sensibile e mai scontata.
Entrare nella Orange Community è quasi il percorso naturale per personalità così, e ora ve la presentiamo meglio.

Ciao Giulia, benvenuta nella Orange Community: per cominciare parlaci un po’ di te, chi è Giulia Gelormini?

Sono Giulia Gelormini, ho 26 anni, mi sono laureata a novembre dell’anno 2019 in Comunicazione Interculturale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Durante il mio percorso di studi ho lavorato per due anni come Promoter e Hostess e mi sono accorta di avere una buona attitudine nel relazionarmi con il prossimo, comprendere i suoi bisogni e cercare di soddisfarli nel miglior modo. Terminato il mio percorso formativo triennale, ho deciso così di focalizzarmi su un Master che potesse esaltare le mie abilità comunicative e che potesse permettermi di avvicinarmi al settore degli eventi e della live communication, un settore che credo rispecchi la mia persona, ma soprattutto che possa esaltare la mia creatività.

Passando al tuo percorso di studi, come pensi debba evolvere il mondo della comunicazione alla luce dei recenti cambiamenti nelle nostre abitudini sociali?

Ho intrapreso la strada dell’organizzatrice di eventi con l’obiettivo di condividere emozioni, facendo emozionare ed emozionandomi al tempo stesso. La situazione che stiamo vivendo di certo è un ostacolo a questo mio obiettivo. Sono cresciuta con l’idea che comunicare significhi stare a contatto con le persone, viverle, osservarle, comprenderle. In un mondo che si sta sempre più digitalizzando, soprattutto di fronte a questo difficile periodo, l’unico obiettivo su cui ci si dovrebbe concentrare, a mio avviso, sarebbe quello di essere sempre un po’ ovunque, lasciarsi trasportare dai diversi “mood” che ci propone il web e dire sempre la nostra opinione, condividendo il più possibile il nostro punto di vista. Abbiamo la fortuna di essere ovunque noi vogliamo grazie alle diverse piattaforme e social che ci propone il network, quindi informiamoci, manteniamo vivo il nostro sapere e la nostra voglia di migliorarci. Questo è stato un periodo di stallo in cui invece di farci chiudere in noi stessi, ci ha dato l’opportunità di rivalutare la vera essenza della comunicazione, ovvero il contatto, lo schermo non ci basta. Viviamo di emozioni e, in seguito a questo periodo di siccità,torneremo presto a farcene una bella scorpacciata.

Hai recentemente iniziato un interessante percorso con il tuo blog “Piccole cose”, vuoi parlarci un po’ di questo progetto? Come nasce l’idea?

Ho sempre voluto scrivere, esprimere i miei pensieri e condividerli con gli altri. Sono una ragazza un po’ all’antica sotto certi aspetti, infatti mi piace ancora scrivere lettere, ritengo siano più veritiere e anche molto romantiche piuttosto che i banali regali materiali, se pur belli e di effetto. Forse non avevo il coraggio di buttarmi per paura di essere giudicata, ma in un mondo in continuo cambiamento perché rinunciare a ciò che può rendermi felice e che può aiutare anche gli altri? Così in una serata tetra di marzo ho creato il mio blog: DARE IMPORTANZA ALLE PICCOLE COSE. Perché piccole cose? Come ho scritto nel mio blog: “Perché vivendo in un mondo frenetico, c’è bisogno di fermarsi e rivalutare le cose davvero importanti, le cose che ci fanno stare bene, che riempiono i nostri vuoti. Bisogna partire da lì per ritrovare noi stessi, per volerci bene, per vivere con il sorriso e sentirci appagati.

Quali sono le “piccole cose” più sottovalutate secondo te?

Viviamo in mondo in cui si cerca sempre la novità,qualcosa che ci migliori, che ci stimoli, che ci faccia apparire migliori agli occhi degli altri. Se questo può sempre bello da un lato, dall’altro sottovaluta molte cose che, di conseguenza, vengono date per scontate. Attraverso il mio blog voglio poter dare voce a queste “piccole cose”. Piccole cose che possono riguardare dal trascurare le persone che amiamo, all’essere meno egoisti ed accorgersi dei comportamenti delle persone circostanti, ad analizzare e scovare quei lati nascosti delle attività che fanno parte di noi(musica, arte, fotografia ecc..), insomma dar voce a quelle emozioni che sono racchiuse nei piccoli dettagli.

Una curiosità se permetti Giulia, perché proprio la spirale come logo per il tuo blog?

Perché una spirale? Perché sta a noi decidere il tipo di comportamento che vogliamo adottare in base alla situazione presentataci. Se disegnata in senso orario la spirale ha il significato di migliorarsi, evolversi; se disegnata in senso antiorario significa chiudersi in sé stessi. 

Davvero interessante questa interpretazione. Per concludere, Giulia, perché ti senti un po’ “orange”?

Ritengo di essere orange perché riesco a vedere le cose/situazioni con un punto di vista diverso, soffermarmi su quelle “piccolezze” che, se rivalorizzate nel giusto modo, possono diventare grandi. Sono orange perché credo che bisogna vivere facendo indigestioni di emozioni, assaporare ogni piccolo aspetto che la vita ti offre. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, qualcosa per cui vale la pena soffermarsi e cogliere nella sua reale essenza, qualcosa per cui vale la pena fermarsi e osservare. Sono orange perché nelle difficoltà ci si rialza più forti di prima, ma con la consapevolezza che sbagliare è umano e condividere è la reale soluzione al problema. Sono orange perché sono diversa e voglio mostrarvelo.

Orange Romance Team
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