“ Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono fare tutto”
( Oscar Wilde)
La sveglia suona presto la mattina , in un giorno qualunque di un periodo qualunque fuori dalla pandemia. Ci guardiamo allo specchio sperando di somigliare agli stereotipi imposti in questo mondo moderno. Capelli e trucco impeccabile, vestiti alla moda o per esaltare la nostra personalità e siamo pronte a immergerci nella frenesia quotidiana.
Full time a lavoro. Un’ora di palestra per raggiungere la forma fisica perfetta o almeno qualcosa che si avvicina al nostro senso di adeguatezza dei nostri standard prestabiliti, apericena con amici o con il partner, rientro a casa e pulizia della stessa perché quella bellezza risalti anche tra le mura domestiche.
È davvero questa la donna?
Tantissimi clichè ci vengono affibbiati, luoghi comuni duri a morire riducono la donna ad alcune parole: moglie, madre, amante, puttana.

Femministe di ogni luogo e tempo hanno cercato di pareggiare il divario tra uomo e donna, ma è davvero possibile? In quante si ritrovano a fare lavori da uomini, trascurando altri appellativi del suo essere donna.
Questa quarantena ci ha dato un po’ di tregua, regalandoci una frenata decisiva alla corsa tra uomo e donna. Ci siamo prese il lusso di non portare il reggiseno, di non sistemare i capelli, di stare ore in pigiama e pantofole.
Ogni epoca porta con sé il ruolo che la donna deve ricoprire, difficile da superare.
Siamo state casalinghe incapaci di lavorare, il nostro posto la cucina e la cura dei figli per tanto tempo. Ora cosa siamo o cosa dobbiamo cercare di essere?
Abbiamo la possibilità di maturare ciò che portiamo nel cuore o di renderci padrone appieno della nostra vita.