La bellezza di una donna

Tendiamo a misurare una donna per sua bellezza esteriore, senza valutarla per ciò che è la sua reale essenza. Ci si sofferma su quelle piccolezze superficiali, sì, piccolezze, piccoli aspetti irrilevanti come il colore dei capelli, il taglio degli occhi, il fondoschiena, lo stacco di gamba e la postura.

Non ci si rende conto che se si chiudessero gli occhi e si ascoltasse con il cuore,  si scoprirebbe un mondo nuovo, un mondo all’insegna del mistero e della continua scoperta. La vera bellezza di una donna sta nel saper attrarre la persona che sta dinnanzi a lei, solo con la potenza della mente. Una potenza costante, un punto intermedio tra due occhi che si incontrano e si scelgono, al capirsi con uno sguardo. Una potenza che resta lì, ferma, un pallino fisso tra continui pensieri in movimento, un faro nella notte, un’ancora sicura in un mare di incertezze.

Giusy Cunsolo, Heels

In molte circostanze la bellezza di una donna viene associata ad un trofeo da sfoggiare in pubblico, trofeo che poi viene accantonato nell’angolo del comodino quando non necessita di riflettori puntati. La bellezza esteriore però, sfiorisce con il passare del tempo, lascia la parte da protagonista per mettere in scena  aspetti anch’essi importanti, ma su cui l’occhio non aveva ancora posato il suo sguardo. Ma se poi ci si accorge che questi aspetti non sono compatibili al nostro essere?

Forse è proprio in quel momento che ci si rende conto che la bellezza non è un fatto puramente oggettivo. Bello è ciò che ti fa stare bene, bello è una mano tesa nei momenti di sconforto, bello è un sorriso rubato in un momento di crisi interiore, bello è un abbraccio in cui senti di essere parte di qualcosa, bello è non sentirsi giudicati, bello è ciò che piace a te, non agli altri. Come disse Marcel Proust:

“Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia”.