Non andiamo all’altare

La definizione di matrimonio nasce dall’unione del dovere della donna nel procreare e il dovere dell’uomo di provvedere al sostentamento della famiglia.
Non è sempre così, chiaramente. Questo dipende dal periodo storico e la cultura in cui ci troviamo. Infatti ciò che caratterizza questi tipi di matrimonio sono il legame tra questo e la religione, il denaro e la fertilità.

  • Ad esempio, in passato, esisteva il peggior tipo di matrimonio, quello forzato. Non solo non teneva in conto del volere della donna ma addirittura si inscenava un rapimento dove questa diventava automaticamente moglie dell’uomo che la rapisce.
  • Poi, non era raro trovare dei matrimoni combinati tra consanguinei.
  • Si credeva nel duraturo, e molto conveniente, matrimonio combinato.
  • Un più moderno tipo di matrimonio, invece, è quello tra persone dello stesso sesso, che solo dal 2015 viene riconosciuto in alcuni paesi.
  • E molti altri tipi ancora…

Ai giorni nostri le cose sono del tutto cambiate (in teoria). Sposarsi non è più obbligatorio nel percorso di una coppia, il divorzio diventa sempre più abituale, i figli possono nascere prima e al di fuori del matrimonio.
Ma nel pieno del XXI secolo siamo riusciti a superare tutte le violazioni del nostro diritto di decidere?

SIAMO VERAMENTE LIBERI?

L’esperienza mi dimostra che, purtroppo, non è ancora così.
Quando ad imporci qualcosa c’è un entità , una persona o una legge scritta, si potrebbe dire che è più facile accettare la sentenza. Ma cosa succede se ad imporre le regole del gioco è il più subdolo dei dittatori, la ​pressione psicologica​ dei nostri cari​?
Nel 2020 la famiglia continua ad essere, in modo più moderno e logorante, la detentrice delle nostre scelte maritali.

E se volessimo spendere tutti quei soldi in un viaggio, piuttosto che riempire una sala del ristorante con persone che non vedi da decenni, parenti scontrosi e amiche gelose? E se non vogliamo avere figli perché il mondo diventa sempre più complicato? Guai a noi se ci sentiamo soddisfatti con una carriera e due cani.
Il problema che si presenta ancora e ancora è proprio quello, chi se ne frega della ​nostra soddisfazione.

-“Devo fare una bella cerimonia sennò mio padre mi criticherà”
-”Devo sposarmi entro i trent’anni sennò diventerò la zia zitella”
-”Devo fare un figlio perché mia madre vuole un nipotino” Devo, devo, devo….

Ma dove sta il ​SÌ, LO VOGLIO?

Esmeralda Solesin
Esmeralda Solesin
Articoli: 4