
Speed life, un continuo correre alla ricerca dei micro-momenti
Il tempo è una risorsa assai preziosa, ogni singola attività che facciamo ne impegna una parte, ripartendolo in tre macro-categorie: lavoro, svago, riposo. Cresce il numero di micro- attività che si possono svolgere in una giornata grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, ma il tempo a nostra disposizione rimane invariato: 24h di tempo per completare ciò che ci siamo prefissati, o si passa al ciclo successivo. Vogliamo tutto e subito, e qualsiasi attesa vien vista come una perdita di opportunità. Sentiamo la necessità di impegnare anche l’ultimo granello di sabbia della nostra clessidra temporale in un qualcosa di pratico e immediato. Attraverso i social ci mettiamo in contatto e coltiviamo conoscenze, ci sentiamo più vicini, anche se fisicamente lontani. Ci basta un cuoricino su instagram, un commento all’ultimo nostro post su Facebook, o un migliaio di visualizzazione su TikTok e già ci sentiamo più appagati da questi micro-momenti.
Il paradigma è ormai cambiato.
Fisicamente socializziamo meno, ma abbiamo una rete di conoscenze digitali molto ampia;
Siamo fisicamente soli, ma virtualmente siamo più vicini gli uni con gli altri;
Facciamo fatica ad amare, ma siamo follemente innamorati di una pluralità di persone.

Dating app, il mutare delle relazioni sociali
Pensiamo banalmente alle App di Dating, che in questo pazzo 2020, stanno vedendo una nelle iterazioni, e nel numero di app dedicate a questa pratica. Sono piattaforme che fanno leva sul nuovo paradigma che si è formato e di cui abbiamo parlato sopra, sono simili le une con gli altri ma hanno delle differenze sostanziali.
Per esempio possiamo trovare Tinder, una delle piattaforme più conosciute e “democratiche”, che mette sullo stesso livello donne, uomini e non binari, indipendentemente dal proprio status, oppure Bumble, un app di dating simil Tinder, in cui però sono le donne a fare il primo passo e che hanno il “potere” di aprire un canale di comunicazione, o ancora Tesla Dating, app che permette di conoscere l’anima gemella selezionando fra una ristretta cerchia di possessori della famosa auto elettrica californiana.
Un trend in forte crescita che ora sta cavalcando pure Mark Zuckerberg con il suo Facebook Dating, che utilizza un forte bacino di utenza di Facebook e al suo database che permette di trovare nuovi potenziali partner attraverso suggerimenti basati su interessi e passioni in comune, oltre che all’ormai noto sistema di geolocalizzazione. L’interazione non avviene più attraverso l’approccio ormai collaudato dello swipe, ma avviene attraverso “contatti più diretti” attraverso messaggi o commenti alle foto del profilo, veicolando così una maggiore interazione tra gli iscritti.

Un continuo correre alla ricerca dei micro-momenti e il mutare delle relazioni sociali
Questi esempi ci fanno ben comprendere come ormai la dimensione reale e la dimensione virtuale, non siano più due concetti che stanno agli antipodi, ma anzi queste due dimensioni si stanno traslando, creando una nuova entità, una combinazione alchemica che ci permetterà di essere connessi e in contatto simultaneamente. Il nostro tempo viene sempre più dedicato alle micro-attività, quei micro-momenti in cui possiamo socializzare attraverso canali digitali differenti, in grado di ridurre le distanze. Le nuove generazioni lo stanno già sperimentando e sicuramente saranno i pionieri di uno dei cambiamenti più forti nella nostra società.Q
Forse non si tratta di un cambiamento di paradigma.
Fisicamente socializziamo meno, ma abbiamo una rete di conoscenze digitali molto ampia;
Siamo fisicamente soli, ma virtualmente siamo più vicini gli uni con gli altri;
Facciamo fatica ad amare, ma siamo follemente innamorati di una pluralità di persone.
Si tratta più probabilmente di una rivoluzione sociale.
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