CAPITOLO XVI «E chi sarebbe questa Nausicaa?» domandò Violet. L’espressione del volto di Kimberly era cambiata da qualche minuto, da quando Alan le aveva dato quell’inaspettata notizia, ogni certezza ai suoi occhi era crollata. «È una lunga storia» rispose Kimberly.…
CAPITOLO XV Vincent non aprì bocca per quasi tutto il tragitto, la radio trasmetteva una stazione radio di musica rock anni ’80. Passavano gruppi come Poison, AC/DC, Journey, Guns N’ Roses e Aerosmith, conosciuti da Vincent durante le noiose lezioni…
CAPITOLO XIV La casa si presentava come un piccolo cottage di periferia, con i mattoni rossi a vista e un lungo tetto spiovente che quasi toccava il terreno. Per raggiungerlo avevano dovuto superare il distretto 18, fino ai piedi delle…
CAPITOLO XIII Erano passati quasi due giorni, e Vincent pigramente si trascinava in cucina per versarsi una tazza di caffè nero bollente, mentre leggeva sul televisore le notizie della giornata. Era gennaio, il primo mese del 2020, e il mondo…
CAPITOLO XII Violet bussò con decisione alla porta, nessuna risposta. Si guardò velocemente intorno, sembrava non esserci nessuno nei paraggi, un silenzio surreale, di una surreale domenica pomeriggio. Provò nuovamente a bussare; questa volta, dopo qualche secondo, ad aprirle la…
CAPITOLO XI Vincent si risvegliò con un gran mal di testa e una leggera nausea, come dopo una sbornia. La stanza illuminata dalle strette finestre sembrava girare intorno a lui senza pietà, come se non volesse aspettare di concedere una…
CAPITOLO X «Tempo al tempo» disse Daisy. Le due amiche stavano discutendo sulla rampa di scale che portava al primo piano dell’Università, fuori nevicava, erano quasi le sei di sera, e i lampioni emanavano una luce fioca, intervallata dalle sfumature…
CAPITOLO IX Il soffitto era sparito, al suo posto volteggiava minaccioso un turbinio di luci al neon blu e fucsia, in un sottofondo scuro e tetro. Anche il tempo sembrava una variabile lontana, come se anche lo spazio avesse deciso…
CAPITOLO VIII Il silenzio regnava in quella piccola stanza, in un delicato equilibrio fra disordine e simmetria. Sì, perché le pareti tappezzate di immagini, si raccoglievano quasi uniformemente attorno all’unica poesia incorniciata all’altezza del piccolo letto di Violet. «L’hai scritta…
CAPITOLO VII Era quasi ora di pranzo, e sia Vincent che Violet non mangiavano nulla dal giorno prima: troppe emozioni in quella mattinata, ma il clima sembrava diventare via via più familiare. «Ho fame» disse Violet. Non c’era molto nei…
CAPITOLO VI C’era un’aria diversa fuori: appena usciti dal Fenix, per i due ragazzi nulla aveva più lo stesso colore, e anche i profumi si potevano quasi vedere. Era un mondo statico che parlava di cambiamento, c’era elettricità, la stessa…
CAPITOLO V I contorni delle case del distretto 11 si confondevano con un cielo diverso in quella particolare zona della città. Le case con i mattoni a vista, di un rosso pallido, evocavano un’atmosfera familiare anche in chi veniva catapultato…